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La scuola oggi, ieri e domani, da Barbiana corre a Scampia in viaggio su di un treno sempre in corsa, quello della formazione. Dagli anni di Don Milani ad oggi sono cambiate tante cose, ma troppo spesso ancora la scuola cura i sani e respinge i malati, alimentando l'abbandono e la dispersione scolastica. Ripensare la scuola delle zone a rischio di emarginazione sociale, ripensare la scuola delle tante Scampie d'Italia, significa guadagnare la carta bianca che può continuare a tessere l'utopia dell'inclusione. Oltre i limiti di un'autonomia non sostanziale, la scuola può diventare il luogo del diritto alla parola e all'emancipazione sociale, una scuola che serva alla vita, e che risponda, giorno per giorno, delle sue azioni, delle sue scelte, in dialogo e d'accordo con il territorio dove affonda le sue radici.